L’occhio è un arco
che scocca
minuti ingranaggi
d’ombra e
tiene nere ciglia
come catene
di una malviva voglia
di sapere.
Nel sogno non c’è,
non c’è uno
scoglio (carapace di
morte sirene,
lasciate come brace
in disfatta
cenere) o uno specchio.
Tiene
le pupille aperte
come ampie
onde che scuotono le
porte.
Accanto lei che
dorme, stretta
alla coltre spenta delle
forme.
(Bob)