venerdì 4 gennaio 2013

Un temporale


L’occhio è un arco che scocca
minuti ingranaggi d’ombra e
tiene nere ciglia come catene

di una malviva voglia di sapere.
Nel sogno non c’è, non c’è uno
scoglio (carapace di morte sirene,

lasciate come brace in disfatta
cenere) o uno specchio. Tiene
le pupille aperte come ampie

onde che scuotono le porte.
Accanto lei che dorme, stretta
alla coltre spenta delle forme.

(Bob)